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autore
brano
 
Cicerone
Della divinazione, II, 105
 
originale
 
105 Sequitur porro, nihil deos ignorare quod omnia sint ab iis constituta. Hic vero quanta pugna est doctissumorum hominum negantium esse haec a dis immortalibus constituta! "At nostra interest scire ea quae eventura sint." Magnus Dicaearchi liber est nescire ea melius esse quam scire. Negant id esse alienum maiestate deorum: scilicet casas omnium introspicere, ut videant quid cuique conducat.
 
traduzione
 
105 Segue quest'altro assunto: che gli d?i non ignorano niente, perch? tutto ? stato stabilito da loro. Ma su questo punto quanta polemica c'? da parte di uomini dottissimi, i quali non ammettono che questa realt? sia stata stabilita dagli d?i!
 

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